Beethoven a Bottazzo
Per tutti gli assenti, per coloro che sono stati impossibilitati a scendere o a salire in quel di Bottazzo in una splendida domenica di anticipo di primavera, alcuni flesh di un avvenimento storico che pur nella sua portata locale ha contribuito in modo molto significativo, ben trent'anni fa, al disgelo verso il "pericoloso" est... Due fiumane di persone, provenienti da Bagnoli e dalla corrispettiva Beka slovena, sono confluite davanti alla casermetta simbolo delle divisioni del passato per testimoniare la voglia di ricordare il vissuto. E questo come base di lancio per il presente e tanto più per il futuro, frutto di una volontà di amicizia e di pace fra le genti proprio nel giorno in cui nel Mediterraneo partiva un'offensiva militare particolarmente pericolosa di cui ci è ignara la fine: stridori di questo mondo dove purtroppo non bisogna mai dimenticare la storia, sarebbe troppo facile poi giustificarsi per aver ricommesso gli stessi errori. E chi più di lui, dopo la retorica delle parole, si sarà goduto la scena nel sentire il suo inno uscire dagli strumenti a fiato della banda del Breg? E' stato particolarmente suggestivo assistere al silenzio composto con cui questa folla di cappellini gialli e blu, con il logo della manifestazione, ha assistito alla sua esecuzione. Una melodia, inno dell'Europa unita a cui anche Bottazzo ha dato il suo degno contributo. Gioia a tutti! La pres!
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