100 x a Bottazzo

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Foto by Roberto Furlan

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Magico B3 e magica fine di una sfida

Amici, tanti amici, una buona settantina presenti oggi sul monte Carso... a tutti voi un grazie di cuore, in un raduno che oltre ad essere l’ultima salita in assoluto della sfida, ha ricordato pure la caduta dei confini, avvenuta oramai quattro anni fa, con la nostra B3 alla sua terza edizione. Davvero emozionante ricevere tanto sincero affetto con sullo sfondo la prima apparizione della nostra mostra fotografica… le fotografie del concorso, l’anima viva del monte fermata per noi in un klick, lo specchio delle bandierine votive, ma mentre quest'ultime stanno perdendosi negli spazi celesti, quasi a consacrare la fine di questa fantastica avventura, le foto sono scintille nuove che aprono nuovi orizzonti... atmosfere magiche, contornate dall’allegro chiasso di chi sa di vivere un momento importante: il vecchio e il nuovo, appunto... I confini e la loro fine nella storica notte del 20 dicembre 2007…nel cilindro di quella sera fatata è stata concepita la nostra associazione. Le vie del Carso, ponte fra quello che c’era e quello che c’è, stanno preparando quello che sarà, mostrando il cammino ai tanti che si avviano sulla loro strada…
Auguri sinceri, per un Natale all’insegna della riflessione gioiosa, per un 2011 on the road, cavalcando le sempre nuove opportunità che rendono diversa e speciale la nostra quotidianità. Un pensiero profondo a chi non c’era per voler esser salito più in alto della cima del monte, forse a rincorrere i fili delle bandierine lungo le infinite vie del firmamento; a chi ci ha aiutato e ci è sempre vicino, in primis alla cara famiglia Glavina e al Tiroler, da sempre sostenitori delle nostre iniziative.
La pres.

Il giudice: "nonno Berto" al secolo Umberto Vittori


Trovare una persona che potesse essere adatta ad aiutarci nel classificare le nostre fotografie ci pareva all’inizio un compito affatto semplice. Ma guardando un quadro appeso in soggiorno, una fotografia che sa di Rosandra, mi è venuta improvvisa l’ispirazione: nonno Berto!!! Il famigliare e affettuoso appellativo altro non è che Umberto Vittori, padre di Bobo, che ha dedicato buona parte della vita a curare la sua passione per la fotografia. Ed ecco ben presto momenti espositivi che l’hanno fatto conoscere ai più, con visioni non solo locali bensì pure internazionali. Dal suo inizio, anno 1969 alla Galleria Barisi con una prima personale, a Bucarest (Romania) nel 1982 con Trieste e il porto; a New Jork, Galleria Keith de Lellis, dove gli vengono acquistate dieci opere nel 1999, a Kranjska Gora nel 2004 (Slovenia) per Senza Frontiere, assieme ad un fotografo austriaco ed uno sloveno, a Szombathely (Ungheria) nel 2008 con“Joyce in Ponterosso e dintorni”, una ricostruzione della vita dell’autore; per non parlare delle innumerevoli esposizioni in campo triestino e più in generale italiano. Cosa dire quindi di “Nonno Berto”? Forse può bastare come credenziale la sua appartenenza al Circolo fotografico triestino da circa 45 anni. (foto F. Fabris)

PS: i risultati del concorso, con le relative premiazioni, verranno resi noti il giorno 14 gennaio 2011 durante la festa finale all'anno del monte Carso 2010.

19 dicembre una domenica magica sul Carso


Finalmente!!! E’ passato un anno; domenica prossima si concluderà questa magica avventura, proprio in occasione della ‘Caduta dei Confini’ con la classica B3: una camminata libera. Ritrovo a Jama (Bagnoli) alle ore 10.15 Partenza per il monte Carso ore 10.30 Salita a passo libero. In vetta il ‘libro delle salite’ sarà sostituito con quello del P.D. Koper (Capodistria) Si concluderà cosi’ ufficialmente la sfida al monte Carso Seguira’ un conviviale scambio di auguri con discesa verso Jama, tutti assieme! Ci vediamo domenica!!!

Premia il click- Monte Carso”

Il 30 novembre si è conclusa la raccolta delle foto del concorso “ Premia il click- Monte Carso” . Sono numerose e di notevole valore le opere che ci sono state inviate e fin d’ora ringraziamo chi ha partecipato, perché oltre a dedicarsi alle salite si è cimentato nel delicato atto di “cogliere l’attimo” fermando così istanti che spiegano un anno di salite.
Il 19 dicembre, giorno dell’ultima salita, tenteremo di esporre questi lavori proprio in cima al Monte Carso, creando così una sala espositiva veramente inconsueta ma che rende omaggio a lui, il monte che con pazienza ci ha ospitato per un anno!
Gli artisti presenti a questa inusuale mostra sono:
Franz Zompicchiatti, Sabrina Moroni, Matteo Pozzer, Massimo Crisiani, Maria Pozzer, Marco Bocciai, Loreta Luchesi, Giuliana Milos, Andrea Pozzer, Roberto Giacomini, Davide Zugna, Chiara Bosco, Bruno Vigini,Sergio Englandi, Roberto Gava, Claudio Gava, Luciano Comelli, Giampaolo Carini Cesira, Renato Sancin, Roberto Furlan, Cristina Calligari, Grazia Brachetti, Alberto Medin, Michele Medin, Claudio Sterpin, Nicola Medin.
Dal 20 dicembre le foto verranno pubblicate sul nostro blog mentre le premiazioni avranno luogo a metà gennaio durante la mega festa finale.

CLASSIFICA AGGIORNATA AL 20 NOVEMBRE 2010

1. 246 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
2. 231 salite MEDIN MICHELE
3. 223 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
4. 215 salite MACHNICH ALESSANDRO
5. 161 salite FABIO FABRIS ALCE
6. 159 salite CHERBAUCICH GIANCLAUDIO
7. 152 salite SIL
8. 151 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
9. 141 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN
10. 124 salite PACORINI ENRICO
11. 119 salite STERPIN CLAUDIO
12. 109 salite POZZER ANDREA
13. 85 salite BANDI MATIJA 14. 70 salite PASSADOR STEFANO 15. 66 salite JURE 16. 60 salite COMELLI LUCIANO 17. 60 salite MARKO 18. 58 salite STOSSI IGOR 19. 57 salite SANCIN RENATO 20. 52 salite BOCCIAI MARCO 21. 51 salite SABRINA MORONI “ZUCKA" 22. 51 salite RUSEVEC 23. 50 salite GELETTI ANDREW 24. 49 salite CHIARA DE CRISTINI 25. 49 salite WALTER “el gomer 26. 46 salite SISTO DANILO 27. 44 salite GRAZIA BRACHETTI 28. 43 salite MIRJAN from “BEKA CITY” 29. 39 salite LELE BRATINA 30. 39 salite BOSCO CHIARA 31. 37 salite CESCA STEFANO 32. 36 salite S. KLUN 33. 36 salite LUPIERI LUCA 34. 34 salite VESNA PAROVEL 35. 32 salite LARA CICUTIN 36. 32 salite CRISIANI MASSIMO 37. 30 salite FURLAN ROBERTO 38. 30 salite R. GIACOMINI 39. 28 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL 40. 25 salite LUCHESI LORETA 41. 23 salite LENA MACHNICH 42. 22 salite BUFALO 43. 22 salite VILJAM 44. 21 salite DAVIDE G. 45. 20 salite FRANZ ZOMPY 46. 20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU 47. 18 salite GIORGIO MISTER BIN 48. 18 salite GEKO SANTONI 49. 14 salite ERWIN 50. 13 salite LAURA MAIZAN 51. 13 salite BRACCO DARI 52. 13 salite MARINO RUZZIER 53. 12 salite MOSETTI SANDRIN 54. 12 salite NORMA TASCHIERI 55. 11 salite FABIO VIOLA 56. 11 salite DAVIDE ZUGNA 57. 11 salite MEDIN ALBERTO 58. 11 salite MEDIN NICOLA 59. 10 salite DUSTY 60. 10 salite FABIO SENARDI 61. 10 salite DAVO 10 salite ERIKA KOSUTA

Monte Carso: una sfida lunga un anno


La storia è nata come sempre davanti a una birra, complice la caduta dei confini, la nascita di una associazione “Le vie del Carso”, la voglia di vivere e proporre sempre costantemente nuovi giochi.
In concomitanza con la oramai classica camminata, denominata B3 (Bottazzo, Beka, Bagnoli) per ricordare il giorno della caduta dei confini (21 dicembre 2007) è stata posto presso la cima del Monte Carso, per pochi metri in territorio Sloveno, un contenitore con un libro di vetta, per segnare i passaggi giornalieri di podisti ed escursionisti. Nulla di nuovo, in tutti i rifugi e le cime delle Alpi ci sono persone che assiduamente frequentano il monte e il rifugio in questione, sfidandosi in singolar tenzone, annotando sul libro di turno, con precisione maniacale, le salite effettuate che per qualcuno risultano 365 e anche più. A Trieste città di mare e di monti non era mai successo una cosa del genere. La sfida triestina è partita con un passaparola in un ambiente particolare, quello della corsa in montagna, ma ha attecchito anche sugli escursionisti amanti della valle, e sugli abitanti dei paesi vicini alla cima, sia in Italia che in Slovenia. La classifica curata ogni mese dalle Vie del Carso, viene pubblicata sul Blog dell’associazione (leviedelcarso.blogspot.com). Attualmente gli “aficionados” di questa panoramica cima sono circa un centinaio, ed hanno collezionato dalle 10 alle 246 salite attuali, numero che si modifica ogni giorno in modo stupefacente. Non una gara ma un gioco, una vera sfida con se stessi.
Per qualcuno simili iniziative sono considerate semplici follie, per chi invece è abituato a vivere intensamente queste cose sono semplici stimoli per allenarsi con intensità, per vivere e salvaguardare il territorio. Quando si riflette a lungo la propria immagine nello specchio, dopo un po’ ci sembrerà di incontrare una faccia nuova, così è per i sentieri di questo monte, che offrono nel corso delle quattro stagioni, situazioni, sensazioni e colori diversi e particolari. La fine di questa singolare sfida è prevista per domenica 19 dicembre, giorno in cui si effettuerà un‘ultima salita collettiva e verrà ritirato il libro di vetta e sostituito con quello ufficiale del Club alpino Sloveno di Koper – Capodistria. Il giorno dopo partirà una nuova avventura su un monte del comprensorio carsico…ma di questo parleremo più avanti….

Monte Carso/Vrh Grize

Tramonto dal Monte Carso

Molte sono le possibilità per raggiungere la cima in questione, che offre sicuramente uno dei più bei panorami della provincia di Trieste. Di seguito vi descriviamo quella che vi consentirà di fare una vera gita dal sapore “montano”, con vista continua sulla città e sul mare.
Si parte da Bagnoli, capolinea della linea 40. Dalla piazza del paese si supera il ponte sul Rosandra, arrivando presso l’area ricreativa Jama nei pressi dell’Antro di Bagnoli (a giugno sagra del paese). Presso il piccolo ponte (cartelli) che porta all’allevamento di salmoni – rigobojnica – inizia l’itinerario.
Il sentiero recentemente sistemato con passerelle per attraversare una zona di calanchi porta, proseguendo sempre per la traccia principale, al paese di Crogole, dove si incontrano i segnavia Cai 46 a che si seguono fino alla Vedetta di Crogole. Appena fuori dal paese cartello esplicativo sulla riserva regionale della Val Rosandra (si va a sinistra). Nei pressi della vedetta si incontra il sentiero n 1 proveniente da Dolina, che si segue nella sua successione di faticosi gradini, con altrettanti scorci panoramici mozzafiato..in fredde e terse giornate invernali è incredibile la vista sulle lagune di Grado e Marano e su tutto l’arco alpino. Raggiunto l’altopiano, mentre il sentiero n. 1 scende verso il rifugio Mario Premuda, si prosegue diritti per pochi metri fino ad imboccare sulla dx il segnavia bianco – celeste che porta verso la cima del monte Carso. Usciti su una carrareccia più marcata si prosegue in salita e in breve si raggiunge la zona dell’ex caserma italiana oltre confine. Nei pressi di una tettoia costruita con materiale eco-compatibile trovato in loco si trova il contenitore con il libro di cima. Se frequentate per la prima volta questo luogo, scrivete il vostro nome e vicino il numero 1…se ritornerete segnalerete le vostre presenze ogni volta in cima (2-3-4..usw.). C’è anche un libro di pensieri dove potete scrivere le vostre impressioni. Le più belle saranno poi pubblicate sul nostro blog.
In cima fermatevi un po’ a sentire i venti e le bandierine di preghiera sventolare, osservate il panorama… sicuramente arriverà qualcuno che si fermerà a firmare e facilmente scambierà con voi le impressioni sulla salita appena effettuata. Si riprende quindi scendendo verso la grande sella, rampa di lancio di parapendii, che nelle giornate favorevoli colorano il cielo con le loro vele multicolori. Dalla sella si scende verso destra; ben presto si incontra una cappelletta votiva e poi via, giù, per sei tornanti sino ad incontrare nuovamente il sentiero 1 a monte della vedetta di Crogole. Da questo punto l’itinerario è lo stesso di quello di salita.
fabio fabris alce
(pubblicato su Bora.la)


Gigante, grotta dei ricordi e delle speranze future


Neve venerdì, sole sabato… e domenica? Non c’è problema, la gara in Grotta Gigante non teme più di tanto il tempo. 800 metri di campestre esterna però sono un impiastro: chi sgambetta bene sul falso piano vola, chi arranca si impantana. Il cielo è grigio, lo spazio antistante l’ingresso della grotta è un fermento ovattato in armonia con la volta celeste. Gente che si riscalda facendo attenzione ai tratti ghiacciati insidiosi sull’asfalto. Nel gazebo gli aromi del te si confondono con quelli del vin broulè… Nei vapori alcolici che salgono nell’aria ritornano i ricordi delle prime edizioni della cronotraversata del Maestro, gara unica in Italia che trova la paternità negli anni d’oro della prima dirigenza del CaiCim della Sag di Trieste. Io li ricordo da figura marginale, una delle tante silenziose formichine che in genere non emergono mai alla luce, ma che impiantano un tassello organizzativo che rende la festa finale completa. Le serate nel soggiorno di casa, ritmi serrati riscaldati dalla fiamma del caminetto, nel preparare i pettorali, i premi, gli elenchi per le iscrizioni… più di 500 in una mitica edizione. Di più non si poteva, non perché non c’era spazio per correre, la Gigante può contenere nel suo interno la cupola della basilica di S. Pietro, ma perché la gara non poteva durare all’infinito… la partenza individuale scandagliata da 30 secondi di differenza, per evitare ammassamenti pericolosi, è una strategia indispensabile…mentre la mente spazia nei meandri del passato, il tempo passa, il cielo si fa sempre più minaccioso, sugli ultimi corridori i primi fiocchi di neve che ricominciano a riempire l’aria. Questa edizione sarà ricordata soprattutto per la velocità con cui le teste di serie si sono spinte sui 500 gradini della risalita (8:29.5!!! totali per il vincitore) ma anche per lo spiraglio aperto dalle future leve (annate ‘90 e ‘95) che, conquistando con 10: 22 e 10:25 la 21 e 22 posizione, fanno ben sentire il loro fiato sulla schiena dei grandi… Grande la grotta, sempre magica, sempre emozionante correrci da luce a luce, passando per la pancia di questo "gigante" fenomeno ipogeo carsico…

Finalmente a scuola...


Giovedì 25 novembre, ore 17.30: al terzo piano della sede centrale dell'Istituto comprensivo Roli, l'allestimento è finito...La mostra è pronta per essere visitata da loro, da quelli che erano i destinatari d'onore fin da principio: i ragazzi. Infatti era mio intento arrivare proprio dove, per ironia della sorte, siamo arrivati per ultimi e cioè in una scuola. La prima realtà scolastica ad ospitare i 17 pannelli è con mio grande piacere l'istituto in cui lavoro. Da lunedì p.v. quindi inizia il ballo delle classi del secondo ciclo della primaria e dei plessi della secondaria... adesso si inizia a fare sul serio, ad insegnare a chi di questa realtà difficilmente sa qualcosa...

Count down iniziato... 15 visite per l'alba delle 5000


E' ufficiale... ben prima di dicembre è partito il count down delle 5000 visite... un'emozione strana, vibrante, intima scatenata dall'affetto, curiosità, dei tanti amici che da gennaio stanno accompagnandoci in questa avventura web... che dire, "Grazie!!!" e poi una promessa: cercheremo, nel limite delle possibilità di semplici uomini e donne che lavorano full time nella loro giornata, di continuare ad essere attivi per fornire un riscontro cartaceo del nostro essere e senirsi Le vie del Carso, del nostro desiderio di divulgare, sport, cultura, non solo di nostro timbro ma anche di quello di tutti coloro che attraverso di noi propongono il loro essere... che madre natura e la voglia di fare perseverino ad ispirare gli spiriti sensibili e liberi, mai in linea con la consuetudine piatta di chi arriva per secondo... la pres

SCATTARE..... SCATTARE

Cari amici,
il tempo vola, le notizie si addensano, ma una data importante rimane fissa al 30 novembre 2010... forse il nostro annuncio ufficiale è finito decisamente fuori mano nel nostro blog, tanti sono stati i post inseriti fino ad ora... Quale evento? Ma il nostro concorso fotografico relativo al monte Carso... dimenticati i termini e le modalità? Buon pretesto per scorrere lungo i vari post e arrivare fino alla locandina .... scattate amici, ogni giorno che passa è un giorno di meno...
Saluti a tutti dalla Pres!

- 1 mese!... la fine si avvicina


Cari amici, ci siamo! Oggi, 19 novembre è partito l'ultimo mese della nostra prima, grande sfida, una sconfinata voglia di evasione, di allenamenti, di relax, di natura, di respiri ritmati da passi di corsa più o meno leggeri, di tramonti strepitosi come anche di albe frizzantine, di pleniluni magici, di piogge insistenti e fastidiose, di contese, di intime riflessioni, di botte e risposte, di soffuse accuse di presunte registrazioni... una cima che non ha rifiutato nessuno accogliendo fra i suoi pini odorosi tutte le scansioni temporali umane, partendo dal primo vagito, immortalata dalle digitali in ogni suo momento, perdendo con bonarietà la più minima privacy...Un mese ed incomincia la festa... ancora un po' di pazienza e arriveranno anche le tanto attese informazioni per dove, come, quando si potranno scatenare i brindisi e i cori per poter chiudere ufficialmente un inteso appuntamento durato ben 365 giorni, che ha visto raccogliersi attorno a una fortezza di casa le persone più disparate, che ha riportato in pista piedi addormentati, ridato luce a volti grigi, rifatto respirare anime assopite... Un ultimo, profondo respiro e velocissimamente saremo già là a voltare pagina... per trovare cosa? La risposta è quasi scontata... ma con calma, il 19 dicembre saprete tutto. Forza, allora, scateniamoci in un finale da Urlooooo!!!!!

I 50…di Claudio Sterpin


SABATO 20 novembre alle ore 9 nello stadio Zaccaria di Muggia l’amico Claudio Sterpin festeggerà alla sua maniera i suoi primi 50 anni di corsa: una 50 km in pista!!!
Sarà un gran appuntamento per gli amici del mondo della corsa che potranno accompagnarlo in questo speciale traguardo; poi alle ore 17 al caffe’ teatro Verdi, sempre a Muggia, spazio ai brindisi ed ai prossimi compleanni speciali.
Claudio non fermarti!!!

CLASSIFICA AGGIORNATA AL 20 OTTOBRE 2010

1. 222 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
2. 221 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
3. 175 salite MAHNICH ALESSANDRO
4. 150 salite MEDIN MICHELE
5. 149 salite SIL
6. 145 salite FABIO FABRIS ALCE
7. 141 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
8. 138 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
9. 117 salite STERPIN CLAUDIO
10. 117 salite PACORINI ENRICO
11. 106 salite CHERBAUCICH GIANCLAUDIO
12. 96 salite POZZER ANDREA 13. 85 salite BANDI MATIJA 14. 66 salite PASSADOR STEFANO 15. 57 salite SANCIN RENATO 16. 52 salite STOSSI IGOR 17. 50 salite GELETTI ANDREW 18. 49 salite COMELLI LUCIANO 19. 48 salite MARKO 20. 45 salite RUSEVEC 21. 44 salite CHIARA DE CRISTINI 22. 43 salite BOCCIAI MARCO 23. 42 salite SISTO DANILO 24. 42 salite WALTER “el gomer 25. 42 salite GRAZIA BRACHETTI 26. 40 salite SABRINA MORONI 27. 39 salite MIRJAN from “BEKA CITY 28. 38 salite JURE 29. 37 salite LELE BRATINA 30. 37 salite CESCA STEFANO 31. 35 salite BOSCO CHIARA 32. 34 salite LUPIERI LUCA 33. 33 salite VESNA PAROVEL 34. 32 salite S. KLUN 35. 29 salite FURLAN ROBERTO 36. 28 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL 37. 25 salite R. GIACOMINI 38. 22 salite VILJAM 39. 21 salite DAVIDE G. 40. 20 salite FRANZ ZOMPY 41. 20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU” 42. 18 salite GIORGIO MISTER BIN 43. 17 salite BUFALO 44. 16 salite LARA CICUTIN 45. 15 salite LENA MACHNICH 46. 13 salite GEKO SANTONI 47. 13 salite CRISIANI MASSIMO 48. 13 salite ERWIN 49. 12 salite MOSETTI SANDRIN 50. 11 salite DAVIDE ZUGNA 51. 10 salite DUSTY 52. 10 salite FABIO SENARDI 53. 10 salite DAVO 54. 10 salite FABIO VIOLA

Una lezione speciale al rifugio Grego


Una settimana fa, alle 6.06 del mattino, il regionale minuetto si muoveva lentamente dal binario numero quattro della stazione ferroviaria di Trieste. Una minuta folla di genitori fra l’assonnato, l’ansioso e il preoccupato si faceva sempre più piccola assieme al loro agitare la mano in segno di saluto. Zaini colorati, panciuti a volte all’estremo, salivano non senza difficoltà sull’alto porta pacchi dello scompartimento. Nell’aria c’era, nonostante il risveglio molto anticipato rispetto al normale ritmo dell’inizio settimana, un’aria elettrica, vivace, curiosa. Noi due insegnanti accompagnatori bene o male sapevamo quale sarebbe stata la nostra sorte ma Paolo, il nostro accompagnatore Cai, si guardava attorno interrogativo: fra i tanti zaini spiccava uno stonato borsone da viaggio. Ovviamente era collegato ad un paio di scarpe di ginnastica per niente montane…tutto l’incontrario delle indicazioni date in classe. Il proprietario emanava uno spirito cittadino contro cui non c’era speranza. Bisognava solo portare pazienza. Per fortuna era l’unico fra 23 anime pronte a dovere per affrontare una due giorni in mezzo ai monti, nelle meravigliose montagne delle Giulie. Il nostro campo base era il rifugio Grego, dove ci aspettava il mitico Renato, il gestore silenzioso che con gentilezza montanara sa anticipare i tuoi bisogni. Fuori faceva un buio pesto, l’alba stentava ad avanzare, ci sono volute almeno un paio di stazioni per vedere l’inizio del giorno avanzare lentamente da est. Le Giulie erano là in fondo all’orizzonte e ci stavano per donare una giornata indimenticabile. Il cielo terso prometteva infatti un regalo insperato in un autunno ricco di umidità e pioggia. Il cambio a Carnia ha fatto subito capire che l’aria sarebbe stata diversa da quella di Trieste, molto più frizzante e pizzicchina. Il pullman sostitutivo aveva lo spazio sufficiente per ospitarci tutti fino a Valbruna dove un trasporto privato ci avrebbe portato fino in fondo alla sgargiante Saisera, avvolta ancora per pochi minuti nel biancore della brina. Paolo era brillante, sentiva il peso del suo incarico posarsi pesante sulle sue spalle ma era ugualmente disponibile e preciso. La mandria si mise in moto rumorosa ai piedi dell’austero sguardo della nord del Jof Fuart e del Montasio. Il crudo del mattino si trasformò ben presto in tiepido calore grazie al sole che accompagnò il nostro salire fino al rifugio. Gli zaini colorati seguivano con precisione quello ritmato di Paolo, il borsone resisteva anche se con difficoltà. Le retrovie sbuffavano appesantite da chili di merendine e bibite ma la marcia procedeva fiduciosa. Irrefrenabili esclamazioni di gioia si sollevarono appena in vista ai tetti rossi del rifugio. Il pranzo al sacco, divorato con una non comune velocità, non fu certo un impedimento temporale per la nostra piccola escursione pomeridiana al laghetto e poi alla sella di Sompdogna. Il silenzio del bosco era un’utopia sonora, la chiacchiera continua, con modulazioni medio-alte non permetteva certamente di poter avvistare nemmeno una lumaca. Paolo non perdeva occasione per cercare di catturare la loro attenzione sulle tante particolarità naturali e umane offerte del luogo. Far immaginare la linea di un antico confine lungo un solco ancora visibile, riportare alla guerra fredda davanti ai resti delle fortificazioni artificiali fu un compito non poco arduo. Sullo spiazzo davanti al rifugio, mentre l’esuberante di turno doveva fare il candelabro, tenendo in mano per punizione un lungo ramo di qualche albero appena segato, tutti appresero come chiedere aiuto in caso di pericolo, come comunicare con un elicottero per richiedere il suo intervento, lezione che si concluse sugli appunti precena dove si aggiunse pure il come si deve andar per monti. L’emozione di un superbo cielo stellato, che esibiva altero la sua via lattea come un fitto pulviscolo a forma di cintura, spero rimarrà ben impressa negli animi di questi ragazzini di cui molti per la prima volta in vita loro, poterono assaporare la sua magica essenza. Un intricato disegno di innumerevoli stelle risaltava dal buio della notte con una tale intensità che anche noi adulti diventammo di colpo silenti bambini con gli occhi incollati alla volta celeste. E poi il riposo, divisi in due soli gruppi, i maschi con il collega, le femmine con me. Due stati d’animo diversi, due approcci alla intimità della comunità opposti dove il femminile seppe gestire con maggior padronanza la nuova esperienza, tanto che al mattino non ci fu bisogno di sveglie, il cicaleccio iniziò ben prima degli albori del nuovo giorno. Dopo la colazione, ancora un appuntamento con la didattica, ovvero ripasso e studio in natura di cartografia e orientamento. La meta della giornata era il bivacco battaglione alpini Gemona, lungo la vecchia mulattiera che portava sulla linea del fronte della Grande guerra, ai piedi dello Jof de Mezegnot. Il pendio dopo le malghe di Sompdogna divenuto ben presto un brillante lariceto, avrebbe dovuto tagliare il fiato, ma le capacità di sopravvivenza degli adolescenti sono imprevedibili. Inondati da un’altra giornata di sole, giungemmo a meta nello stupore di molti, increduli della bellezza di un contatto così diretto con la “grande” montagna. Villa Bucintoro quindi ci ospitò per un po’ e come una gentile padrona di casa permise che la truppa del ’98 potesse rifocillarsi giocando con i gracchi. Nel frattempo le cime circostanti sembravano farci un occhiolino d’intesa, accondiscendenti della nostra impresa: aver portato perfetti cittadini in alta montagna e aver fatto assaporare loro la bellezza e le caratteristiche di questo mondo. Ridiscendendo verso il rifugio, per noi insegnanti era ora di tirare le somme di questa uscita didattica e quindi il decretare che tanta fatica per tenere l’ordine e la disciplina poteva essere appagata anche da una percentuale relativamente bassa di memoria futura. Una bella pasta fumante e un po’ di libertà prima di avviarci nuovamente verso la Saisera, furono gli ultimi momenti di “alta quota” vissuti dai ragazzi. Una volta di nuovo alla Cappella Florit, il compito di Paolo era finito, ci riconsegnava, dopo un egregio lavoro educativo, la nostra armata brancaleone, che, nonostante tutto, sapeva ancora tener testa alla stanchezza incipiente. Ore 19.20: il diretto per Trieste si lasciava puntuale alle sue spalle i nostri monti oramai nel buio silenzioso della notte. In noi la speranza che almeno il ricordo di un magnifico cielo stellato di montagna, vissuto in compagnia dei propri compagni di classe e di tre insegnanti speciali, potrà ritornare nitido ed emozionato nella loro vita di adulti.

INAUGURAZIONE PISTA CICLOPEDONALE 'GIORDANO COTTUR'

Inaugurazione pista ciclopedonale S.Giacomo-Draga
SABATO 16 OTTOBRE 2010
Programma di massima


Draga S. Elia
ore 12.00
Saluto delle autorità
taglio del nastro
Ore 12.30 partenza dei ciclisti prima e podisti poi in direzione Moccò
Per quanti desiderano salire in bicicletta da via Orlandini in direzione Draga la partenza è fissata alle 12.30

S. Giuseppe della Chiusa- Stazione di Moccò
ore 14.00/14.30 sosta di metà percorso: arrivo dei due gruppi (quello partito da via Orlandini e quello sceso la Draga)- Momento di ristoro per tutti
Ore 14.30/14.45 partenza dei ciclisti prima e podisti poi alla volta di via Orlandini

Trieste, via Orlandini
Gimkana per i più piccoli
In collaborazione con Federazione ciclistica italiana – Comitato provinciale di Trieste, percorso di gimkana dedicato ai più piccoli nell’area del parcheggio di via Orlandini a partire dalle ore 13.00 e sino alle 16.30.

Cerimonia
ore 17.00
Saluto delle autorità
cerimonia di intitolazione della pista a Giordano Cottur e del punto informativo a Rodolfo Crasso
segue brindisi e spuntino per tutti i partecipanti.

In caso di particolare maltempo viene confermata unicamente la cerimonia delle ore 17.00 presso il punto informativo di via Orlandini, 1

Servizi e note informative
Per facilitare la partecipazione sono attive delle corse straordinarie della Linea 51 con partenza dalla Stazione centrale alle 11.00, 11.15 e 11.30 e arrivo a Draga S.Elia. La linea effettua una fermata intermedia a Basovizza. Gli autobus ripartono da Draga S.Elia per Basovizza, e Stazione Centrale alle 15.30 e 16.00.
Per consentire a tutti di percorrere in tranquillità il tracciato, la partenza di Draga S.Elia è riservata prevalentemente ai podisti. Ai ciclisti presenti viene richiesto di partire per primi. Da via Orlandini è prevista invece una partenza riservata prevalentemente ai ciclisti alle ore 12.30 in direzione Draga S.Elia. Ritrovo alle 14.00 a Moccò. Quindi, con avvio prima dei ciclisti, si scende verso via Orlandini. Per questioni di tempi diversi di percorrenza i ciclisti possono naturalmente arrivare a Draga e ridiscendere: in questo caso si invita alla massima attenzione per i podisti presenti sul tracciato.

CLASSIFICA AGGIORNATA AL 20 SETTEMBRE 2010

1. 203 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
2. 186 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
3. 134 salite SIL
4. 134 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
5. 131 salite MAHNICH ALESSANDRO
6. 123 salite FABIO FABRIS ALCE
7. 123 salite MEDIN MICHELE
8. 122 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
9. 108 salite PACORINI ENRICO
10. 106 salite STERPIN CLAUDIO
11 86 salite POZZER ANDREA
12 85 salite BANDI MATIJA
13 62 salite PASSADOR STEFANO
14 60 salite CHERBAUCICH GIANCLAUDIO
15 53 salite SANCIN RENATO
16 50 salite GELETTI ANDREW
17 45 salite STOSSI IGOR
18 42 salite SISTO DANILO
19 40 salite MARKO
20 40 salite WALTER “el gomer
21 39 salite CHIARA DE CRISTINI
22 39 salite GRAZIA BRACHETTI

23 38 salite RUSEVEC
24 37 salite MIRJAN from “BEKA CITY
25 36 salite LELE BRATINA
26 35 salite BOCCIAI MARCO
27 35 salite BOSCO CHIARA
28 34 salite COMELLI LUCIANO
29 34 salite LUPIERI LUCA
30 33 salite VESNA PAROVEL
31 33 salite SABRINA MORONI

32 32 salite CESCA STEFANO
33 29 salite FURLAN ROBERTO
34 28 salite S. KLUN
35 27 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL
36 23 salite R. GIACOMINI
37 22 salite VILJAM
38 20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU”
39 20 salite JURE
40 19 salite DAVIDE G.
41 18 salite GIORGIO MISTER BIN
42 16 salite FRANZ ZOMPY
43 15 salite BUFALO
44 12 salite GEKO SANTONI
45 12 salite MOSETTI SANDRIN
46 11 salite DAVIDE ZUGNA
47 10 salite DUSTY
48 10 salite FABIO SENARDI
49 10 salite DAVO
50 10 salite LARA CICUTIN
PER SEMPLIFICARE LA REDAZIONE DELLA CLASSIFICA VIENE INSERITO IN GRADUATORIA CHI HA PORTATO A TERMINE ALMENO 10 SALITE
IN CASO DI ERRORE CONTATTARE ALCE…..
PER AGGIORNAMENTI E NOTIZIE
http://leviedelcarso.blogspot.com/

Stojan oltre le 200!!!!


Inaugurazione nel comune di Muggia



Ogni inaugurazione ha avuto la sua particolarità perché ogni sede e ogni appuntamento aveva ingredienti diversi… Muggia, uno degli ultimi per quest’anno. L’occasione in questo caso una manifestazione sportiva. Ci mancava: dall’inaugurazione ufficiale a S.Dorligo/Dolina, svolta nella ricorrenza della caduta dei confini, al Centro didattico naturalistico di Basovizza, al circolo rionale I. Grbec di Servola, alla festa paesana di Rupingrande/Repen, al concerto della pace a Sgonico/Zgonik e infine una maratonina, l’Euromaraton fra Muggia e Capodistria. Sabato 11 settembre, in piazza del Duomo a Muggia, dopo la carrellata di interventi di autorità e ospiti illustri, la presidente ha portato il saluto dell’associazione al pubblico presente ricordando come la caduta dei confini abbia permesso la realizzazione di molte cose fra le quali anche la maratonina in oggetto facendola esprimersi al meglio, senza barriere di alcun tipo, respirando aria libera. E infatti è proprio questo il clima che si è vissuto quella sera in piazza, una volontà di collaborazione fra i vari enti e gruppi presenti che porti a progetti volti a guardare avanti. E cosa c’era di meglio per noi delle Vie del Carso, nati dalla corsa in montagna e dalla MTB, spiriti liberi con la passione della cultura, della storia e delle tradizioni?

Superata quota 4000!!! Aspettando le 5000 visite, un sentito grazie a tutti!!!

Mostra: nuova tappa a Sgonico

Nelle giornate del 2 e 3 settembre 2010, in occasione del concerto per la Pace organizzato dal Comune di Sgonico, la nostra mostra ha avuto la possibilità di essere esposta pure in questa realtà comunale. I presenti all’apertura di “C’erano una volta… i confini!” hanno seguito con interesse le parole di presentazione del Sindaco Mirko Sardoc che ha saputo riassumere con grande acutezza e precisione gli obiettivi della manifestazione che ben si sposavano con quelli della mostra stessa. Dopo l’intervento del Sindaco, la Presidente delle vie del Carso ha ripreso le finalità di questo lavoro di ricerca che vuole essere messaggio di pace, perché i confini, soprattutto mentali, possano diventare solo un ricordo, sempre più debole, del passato, una pagina di storia da dedicare alle future generazioni.
FOTO: in alto le autorità politiche provinciali e del comune di Sgonico (l'assessore provinciale Denis Visioli, il sindaco Mirko Sardoc, l'assessore alla Cultura Monica Hrovatin, il presidente de 'Le Vie del Carso' Nadia Milievich). A lato il folto pubblico che ha visitato la mostra 'C'era una volta.. il confine!

La mostra a Sgonico per il 'Concerto della Pace'

La mostra 'C'era una volta... il confine!' riprende la sua serie di appuntamenti sul territorio provinciale di Trieste.

Giovedì 2 settembre alle ore 19.00 sarà inaugurata presso la sede municipale di Sgonico.

Riportiamo il programma della manifestazione:

CONCERTO PER LA PACE / KONCERT ZA MIR A SGONICO - PROGRAMMA 2010
Giovedì 2 settembre
Dalle 17.00 alle 18.30 sul piazzale antistante il Municipio: seminario informativo "Interventi civili di pace", a cura della Tavola della Pace del Friuli Venezia Giulia, sull'attività della Provincia di Gorizia a Mitrovica in Kosovo, dove ha costruito un'attività nel settore caseario in collaborazione, fra allevatori Serbi e Albanesi. Intervengono Paolo Zuliani funzionario della Provincia di Gorizia e Gianfabrizio Ladini operatore di Pace. Interverrà in apertura anche Lisa Clark di "Beati i costruttori di pace".
Alle 19.00 presso la sede municipale di Sgonico: inaugurazione della mostra "C’era una volta…il Confine!", in collaborazione con l’Associazione Le vie del Carso
Alle 21.00 presso la biblioteca di Sales: proiezione del film – documentario "Domani torno a casa" in collaborazione con Emergency Trieste e col Circolo culturale Rdeča Zvezda;
Venerdì 3 settembre
Alle 18.00 presso la sala consiliare del Comune: Presentazione a cura del Comitato pace convivenza e solidarietà "Danilo Dolci" del catalogo della mostra su Danilo, italo / sloveno di Sežana, antesignano della lotta nonviolenta alla mafia in Sicilia, tre volte candidato al premio Nobel per la Pace;Segue una breve presentazione delle attività di Emergency con Guito Cristoffanini, co-fondatore dell'associazione;
Poi, l'incontro con il deputato sloveno Franco Juri, che presenterà la proposta dell’eurodeputato Ivo Vajgl e dell'italiano Pino Arlacchi per il conferimento del premio Nobel per la Pace, all'associazione Emergency per le sue attività in particolare in Afghanistan;
Alle 19.00 al monumento ai Caduti davanti al Municipio: Alzabandiera della pace
Alle 19.15 sul piazzale antistante il Municipio inizio del concerto, coi gruppi GRINDERS (Kras Ita), WONDERNOIS LAND (Kras - Slo), BLACK MAMBA ROCK EXPLOSION (Ts), WOODEN LEGS (Ts), ZIBBA e ALMELIBRE (Ita), intercalati da interventi al microfono delle Associazioni partecipanti, che saranno presenti coi loro stand informativi. Hanno aderito finora Arci, Penombre, Arci Servizio Civile, Mondosenzaguerre, Centro universitario ricerche e studi per la pace, Italia nostra, Legambiente, Wwf, Beati i costruttori di pace.
Sono previsti inoltre uno stand dell'associazione Gruppo 78, col progetto GiardiNet rivolto alla popolazione giovanile, e i chioschi enogastronomici. L'ingresso è libero.
Il Concerto per la Pace è organizzato dal Comune di Sgonico / Zgonik col sostegno della Provincia di Trieste e in collaborazione con le associazioni locali, la Tavola per la pace del Friuli Venezia Giulia, Emergency sezione di Trieste e il patrocinio della Provincia di Gorizia, dei comuni di Monrupino/Repentabor, Muggia/Milje, San Dorligo della Valle/Dolina, Duino Aurisina/Devin Nabrežina, Doberdo’ del Lago/Doberdob, Savogna d’Isonzo/Sovodnje ob Soči, Sežana, Komen, Miren-Kostanjevica, Hrpelje – Kozina, Koper/Capodistria (SLO), Buje/Buie, Brrtonigla/Verteneglio e Novigrad/Cittanova (HR).

Lettera a 'Segnalazioni' de 'IL PICCOLO'

Pubblichiamo in anteprima la lettera inviata a 'IL PICCOLO' in riferimento all'articolo di martedì 31 agosto (presente a fianco nella rubrica 'Parlano di noi') sul mancato patrocinio del Comune di Trieste alla manifestazione 'Concerto della Pace' di Sgonico.

Leggo con un certo rammarico l'articolo relativo al mancato consenso del patrocinio del Comune di Trieste al ‘Concerto per la Pace’ in programma a Sgonico giovedì e venerdì p.v., pubblicato su ‘Il Piccolo’ di martedì 31 agosto. Vi si cita "che le iniziative apparivano poco istituzionali: non tanto la mostra "C'era una volta... il confine" quanto alcuni titoli dei seminari e i nomi delle associazioni coinvolte...".
Quale presidente de ‘Le vie del Carso’, associazione culturale e sportiva che ha allestito la mostra in oggetto, mi chiedo quanto poco istituzionale, sebbene ripresa in tono minore, può essere considerata una mostra che si basa esclusivamente sulla storia dei confini agricoli, con testimonianze cartacee e personali legate al mutare dei tempi, come per esempio i documenti necessari per il transito di questi piccoli passaggi di confine i quali, pur essendo rimasti ancor oggi sconosciuti ai più, hanno segnato la vita degli abitanti confinari e del nostro territorio in generale. La mostra, unica nel suo genere, esposta già in diverse sedi istituzionali e non della provincia di Trieste, ha avuto riconoscimenti bipartisan da parte non solo di rappresentanti del mondo della cultura, ma anche della scuola, perchè uno degli scopi di questa ricerca è proprio quello didattico-educativo di far conoscere alle future generazioni pagine di storia fuori porta che, volenti-nolenti, stanno entrando velocemente nell'oblio dei tempi. Mi permetto, quindi, convinta che il vicesindaco non abbia ancora avuto il piacere di visitarla, in quanto non ancora presentata nelle strutture del nostro Comune, di invitarlo a una delle prossime aperture, per verificare di persona, che, pur essendo rigorosamente bilingue per la tematica in questione e per una dovuta apertura mentale richiesta dal mutare dei tempi, la mostra risulta non solo del tutto in regola con le istituzioni ma sia invece un piccolo contributo per valorizzarle.

Nadia Milievich, presidente de ‘Le vie del Carso’

100 di Medin!!!


CLASSIFICA AGGIORNATA AL 20 AGOSTO 2010

181 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
141 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
109 salite FABIO FABRIS ALCE
107 salite SIL
106 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
106 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
101 salite MEDIN MICHELE

97 salite MAHNICH ALESSANDRO 94 salite PACORINI ENRICO 82 salite STERPIN CLAUDIO 80 salite POZZER ANDREA 77 salite BANDI MATIJA 58 salite PASSADOR STEFANO 51 salite SANCIN RENATO 50 salite GELETTI ANDREW 42 salite SISTO DANILO 41 salite STOSSI IGOR 38 salite GRAZIA BRACCHETTI 35 salite BOSCO CHIARA 35 salite CHIARA DE CRISTINI 34 salite COMELLI LUCIANO 34 salite WALTER “el gomer 33 salite RUSEVEC 33 salite MARKO 33 salite MIRJAN from “BEKA CITY 32 salite VESNA PAROVEL 31 salite LUPIERI LUCA 30 salite SABRINA MORONI 30 salite LELE BRATINA 30 salite CESCA STEFANO 29 salite FURLAN ROBERTO 28 salite S. KLUN 28 salite BOCCIAI MARCO 26 salite CHERBAUCICH GIANCLAUDIO 23 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL 22 salite VILJAM 20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU” 20 salite JURE 20 salite R. GIACOMINI 18 salite DAVIDE G. 18 salite GIORGIO MISTER BIN 14 salite FRANZ ZOMPY 14 salite BUFALO 12 salite GEKO SANTONI 12 salite MOSETTI SANDRIN 11 salite DAVIDE ZUGNA 10 salite DUSTY 10 salite FABIO SENARD 10 salite DAVO

2010: anno del Monte Carso - Classifica aggiornata al 20 Luglio 2010

161 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
134 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
107 salite FABIO FABRIS ALCE
104 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
100 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
99 salite SIL 84 salite PACORINI ENRICO 70 salite BANDI MATIJA 70 salite POZZER ANDREA 57 salite STERPIN CLAUDIO 56 salite PASSADOR STEFANO 55 salite MEDIN MICHELE 51 salite MAHNICH ALESSANDRO 49 salite GELETTI ANDREW 43 salite SANCIN RENATO 41 salite STOSSI IGOR 42 salite SISTO DANILO 38 salite GRAZIA BRACCHETTI 35 salite BOSCO CHIARA 35 salite CHIARA DE CRISTINI 32 salite RUSEVEC 30 salite COMELLI LUCIANO 30 salite VESNA PAROVEL 30 salite MIRJAN from “BEKA CITY 29 salite LELE BRATINA 28 salite S. KLUN 27 salite LUPIERI LUCA 26 salite FURLAN ROBERTO 26 salite WALTER “el gomer” 25 salite MARKO 25 salite CESCA STEFANO 25 salite BOCCIAI MARCO 25 salite SABRINA MORONI 23 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL 22 salite VILJAM 20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU” 20 salite JURE 19 salite R. GIACOMINI 18 salite GIORGIO MISTER BIN 14 salite FRANZ ZOMPY 12 salite GEKO SANTONI 12 salite MOSETTI SANDRIN 11 salite DAVIDE ZUGNA 10 salite DUSTY 10 salite FABIO SENARD 10 salite DAVO 10 salite BUFALO 9 salite CHERBAUCICH GIANCLAUDIO 9 salite LARA CICUTIN 9 salite UMBO 8 salite S. ARTICO 7 salite FABIO VIOLA 7 salite CRISIANI MASSIMO 7 salite GIANFRI 6 salite TOX 6 salite F. COMELLI 5 salite MICROPULCE NINA 5 salite RALZA VALENTINA 5 salite TURBOPULCE NIKO 5 salite Paoletta 5 salite PIPANGI 5 salite LUCHESI LORETA

Memorie di un disperso - Estremamente Parco 2010

Pubblichiamo il racconto dell’amico Enrico Viola sulla sua esperienza alla gara di trail “Estremamente Parco“ , 110 km disputatasi sugli aspri sentieri del Parco delle Prealpi Giulie.

Ho bisogno di una musica che evochi spazi infiniti, la trovo. La voce magnetica e di SainkhoNamchyalk, artista di Tuva, mi accompagna all’ingresso della Val Resia. E, assieme alla musica, ecco la visione, il Canin si erge nella luce del tardo pomeriggio, aereo e impalpabile, e ha l’aspetto più di una nuvola che di una massa di roccia. La Val Resia la adoro; da quando, qualche anno fa, ho iniziato a percorrere da solitario le montagne friulane su questi sentieri ho spesso portato i miei Meindl “corazzati”. Giri da dieci, dodici ore, nottate passate al ricovero Rio Nero, passaggi per uno yoghurt e quattro chiacchiere alla malga Confin, la scoperta di angoli e visioni sempre nuovi......
LEGGI TUTTO NEL LINK:
http://www.davidezugna.net/corsa/memorie-di-un-disperso-estremamente-parco-2010/

Walter in una nuova avventura!


Sabato scorso, il 31 di luglio, l’amico WALTER FORTAREL, dopo 17 anni di ininterrotta attività, ha passato il testimone del quotidiano impegno con la sua Tamoil di via Fabio Severo.

Un’indiscussa professionalità, permeata dalla riservatezza valligiana, non l’ha portato a pubblicizzare oltremodo questa importante scelta, non riuscendo così a ringraziare adeguatamente soprattutto tutti i suoi amici e clienti, fatto che lo ha spinto ad autorizzare l'invio di questa mail.
Dopo una pausa più che dovuta lo ritroveremo sicuramente nei prossimi mesi pronto a fornire un nuovo servizio, una specie di ritorno al suo primo amore lavorativo: il trasporto privato.
Ad maiora!

Ciao Fiorella

Un'altra anima gentile ha voluto salutarci per l'ultima volta...nel caldo torrido di quella giornata una sola fresca sensazione piacevole: l'idea che la sua fragranza rimarrà imperitura...

Ciao Fiorella, anche le Vie del Carso si stringono ai tuoi cari, tenendoti stretta nel libro dei nostri ricordi.

Ravviva e colora per me
teneri ricordi
amico caro.
Pietra chiara
venata da rossa terra del Carso
cingeva il largo sentiero
che fanciulla
mi portava alla bianca chiesetta antica
or nascosta nel folto dei pini.
A lato nuvola di sommaco
intenso giallo, arancio, scarlatto
affonda nel terso turchino
d'autunno
mosso dal vento del ricordo.

M. Pia Pavani

Casa Carsica: un coro di successi per la nostra mostra!

Un giorno come tanti, così sembrava. L’ospitalità ricevuta ha cambiato l’orizzonte, come un clik su di un telecomando. Di colpo ci troviamo in un mare di gentilezza e disponibilità, i nostri pannelli appesi alle pareti di pietra appaiono come opere d’arte in quella piccola galleria carsica, una casetta creata appositamente nel cortile della celebre casa carsica di Rupingrande. La storia del nostro confine trova uno spazio ideale, inserita di diritto nel programma dei tre giorni della Festa del Comune di Rupingrande – Repen nel cui ambito si è svolta pure la rassegna intitolata “La via dell’acqua e della terra, fonte di vita”. L’assessore allo sport del comune di Monrupino – Repentabor, Roberta Skabar, ha subito captato l’importanza del messaggio del nostro lavoro, importanza ribadita in veste ufficiale nella sontuosa inaugurazione della festa avvenuta venerdì 21 maggio davanti alle numerose autorità e al sindaco del Comune, Marko Pisani, e alle festose melodie del coro maschile Kraski dom. Vedere la nostra mostra portata a livelli molto alti ha contribuito a diffondere, nelle due giornate di esposizione, una pagina di storia delle nostre terre probabilmente destinata ad essere altresì prematuramente dimenticata.
Foto nell'ordine: Nadia Milievich (Presidente Ass. 'Le Vie del Carso') con il coro Kraski Dom durante il discorso d'inaugurazione. I pannelli della mostra all'interno della Casa Carsica di Rupingrande (Repen). La Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat porge i saluti alle autorità locali ed agli ospiti sloveni.

Rassegna Stampa: mostra Casa Carsica - Primorski Dnevnik


2010: anno del Monte Carso - Classifica dal 20/12/2009 al 20/06/2010

147 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
117 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
103 salite FABIO FABRIS ALCE +
101 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
93 salite SIL
80 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
74 salite PACORINI ENRICO
70 salite BANDI MATIJA 68 salite POZZER ANDREA 51 salite PASSADOR STEFANO 44 salite MEDIN MICHELE 43 salite GELETTI ANDREW 40 salite SANCIN RENATO 39 salite STOSSI IGOR 39 salite SISTO DANILO 37 salite GRAZIA BRACCHETTI 34 salite BOSCO CHIARA 33 salite CHIARA DE CRISTINI 32 salite RUSEVEC 30 salite COMELLI LUCIANO 29 salite VESNA PAROVEL 29 salite LELE BRATINA 28 salite MIRJAN from “BEKA CITY 26 salite MAHNICH ALESSANDRO 26 salite FURLAN ROBERTO 26 salite WALTER “el gomer” 26 salite S. KLUN 25 salite LUPIERI LUCA
24 salite BOCCIAI MARCO 23 salite SABRINA MORONI 23 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL 22 salite VILJAM 20 salite MARKO SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU” JURE 19 salite STERPIN CLAUDIO R. GIACOMINI 18 salite GIORGIO MISTER BIN 12 salite CESCA STEFANO FRANZ ZOMPY GEKO SANTONI MOSETTI SANDRIN 11 salite DAVIDE ZUGNA 10 salite DUSTY FABIO SENARD DAVO 9 salite LARA CICUTIN 9 salite UMBO 8 salite S. ARTICO BUFALO 7 salite CRISIANI MASSIMO GIANFRI 6 salite TOX 6 salite F. COMELLI 5 salite MICROPULCE NINA RALZA VALENTINA TURBOPULCE NIKO Paoletta PIPANGI LUCHESI LORETA

Ricordiamo Virgilio

Ad un mese dalla scomparsa dell'amico Virgilio Zecchini vogliamo ricordarlo con un passaggio significativo sulla Val Rosandra, 'LA VALLE' come la chiamava, pubblicato sul libro 'Carso di Corsa' (ed. Transalpina):
“Beh devo dire che la mia seconda casa è proprio la Valle; anche se ho più rocciato che corso, ma la Valle è la Valle. Penso che la mia prima volta risale al 1954; andavo per grotte, il mio primo amore; poi ovviamente sono arrivate le pareti, l’alpinismo, la roccia ed infine la corsa. Forse però correndo è consigliabile fermarsi e guardare la Valle, chiudere gli occhi e respirare emozioni. Nel 1968 fondai il Gruppo Amici della Val Rosandra; ero stato allontanato ingiustamente dal CAI (anni dopo vinse la causa, ma diede direttamente le dimissioni, n.d.a.); ero stato per anni il capo del Soccorso Alpino. Mi avvicinai alla corsa grazie all’amico Alfonso Tommasi; fui il primo a proporre la preparazione atletica ai rocciatori; stare per ore in parete richiede un fiato che solo la corsa ti può dare. Ho ricevuto molto dalla Valle, ma penso di aver dato tanto. Nel 1974 organizzai al rifugio Premuda la ‘Tegolata’, una manifestazione benefica: gli ospiti potevano comprare delle tegole, noi le portavamo alla chiesetta di S.Maria in Siaris per rifare il tetto e poi concerti e mostre. Anni dopo assieme a Edi Canu feci la Petizione per la Salvaguardia del patrimonio naturalistico, facendo poi chiudere e bonificare ben tre discariche a cielo aperto. Organizzai anche il recupero del rottame dell’auto che fecero precipitare in valle durante le riprese del film ‘Senilità’ e provocatoriamente lo lasciai davanti al rifugio in esposizione come ‘Monumento all’Inquinatore’. Va comunque considerato che la Valle è poco frequentata dalla popolazione locale, sono i triestini i veri amanti della Valle. E’ anche vero che una volta ci stavamo più tempo, ma i ritmi di vita erano più lenti; nel ‘prà dei cannibali’, vicino alla fonte Oppia, bivaccavamo per giorni, adesso c’è un bosco impenetrabile al posto del prato. Il miglior ambiente naturale per correre è la Valle, anche perchè noi triestini soffriamo le corse in linea, quelle in pianura. Abbiamo il Carso dove 100 metri sono sempre diversi dai successivi. Avendo fatto tanto proselitismo per la conoscenza e difesa del nostro patrimonio carsico, mi fa piacere adesso vedere tanta gente che corre sui sentieri, un po’ meno i cosiddetti trascinati, coloro che lo fanno solo per far piacere a qualcuno o alla morosa. Va anche detto che 30 anni fa i lavori erano più pesanti ed impegnavano più tempo, così non c’era la forza ed il bisogno di andare a correre. Adesso c’è la moda di far fatica, mah!!!”

Mostra "Natura & Cultura" di Donatella Bartoli al Centro Didattico Naturalistico di Basovizza


Proseguira' fino al 24 luglio la mostra " Natura & Cultura" di Donatella Bartoli, inaugurata venerdì 4 giugno.
La pittrice triestina reduce da alcune mostre collettive importanti presso l'Istituto Italiano di Cultura a Sydney a febbraio e all'Expò di Shanghai a maggio, torna ad esporre nella sua terra natale nella sede del Centro Didattico Naturalistico di Basovizza (ex vivaio forestale). Il Centro, tecnologicamente all'avanguardia, rappresenta un punto polifunzionale di Educazione Ambientale al servizio di scuole e del cittadino.
La Bartoli, proprio per sottolineare la particolare attenzione che riserva alle tematiche ambientali, ha pensato di esporre nel Centro con opere eseguite con la tecnica dell'acrilico con l'intenzione di offrire, accanto al piacere estetico, anche una riflessione morale.
Questa mostra in particolare vuole già dal suo titolo parlare della interconessione esistente tra l'uomo, la sua cultura e l'ambiente in cui vive la cui salvaguardia si è oramai fatta di stringente attualità. Donatella Bartoli è stata recensita in diversi volumi delle Edizioni Mondadori, sul "Governo delle cose" di Firenze,sul "Dizionario degli Artisti Giuliani" delle Ed. Hammerle, sul quotidiano "il Piccolo" e su altre numerose riviste del settore. Hanno scritto di lei D. Mugittu, M. Accerboni, C. Martelli, E. Santese,S. Ruju, B. Palomba, A. Di Prè. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
La mostra continua fino al 24 luglio con il seguente orario:
domenica 4 luglio apertura straordinaria h 14.00-20.00
lun. merc. giov. ven. h 9.00-13.00 martedì h 14.00-20.00
Ingresso libero
Per visite guidate a scuole o a gruppi tel. 040 3773677 e-mail cdn@regione.fvg.it

Presidente... ai 100!!!


Alce: quota 100!!!


2010: anno del Monte Carso - Classifica dal 20/12/2009 al 20/05/2010

128 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
112 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
93 salite FABIO FABRIS ALCE
87 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
79 salite SIL
78 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)

64 salite BANDI MATIJA
56 salite POZZER ANDREA
51 salite PACORINI ENRICO
46 salite PASSADOR STEFANO
39 salite STOSSI IGOR
37 salite GELETTI ANDREW
34 salite SANCIN RENATO
31 salite GRAZIA BRACCHETTI
30 salite SISTO DANILO
29 salite BOSCO CHIARA
29 salite CHIARA DE CRISTINI

29 salite MEDIN MICHELE
28 salite VESNA PAROVEL
28 salite RUSEVEC
27 salite LELE BRATINA
26 salite COMELLI LUCIANO
25 salite MIRJAN from “BEKA CITY
23 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL
23 salite FURLAN ROBERTO
23 salite WALTER “el gomer”
22 salite BOCCIAI MARCO
23 salite LUPIERI LUCA
20 salite S. KLUN
20 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU”
20 salite SABRINA MORONI
19 salite JURE
15 salite VILJAM
15 salite R. GIACOMINI
14 salite GIORGIO MISTER BIN
12 salite FRANZ ZOMPY
11 salite GEKO SANTONI
10 salite MOSETTI SANDRIN
10 salite DUSTY
10 salite FABIO SENARD
10 salite DAVO
9 salite UMBO
8 salite S. ARTICO
7 salite BUFALO
6 salite TOX
6 salite F. COMELLI
5 salite MICROPULCE NINA
5 salite RALZA VALENTINA

5 salite TURBOPULCE NIKO
5 salite Paoletta
5 salite GIANFRI
5 salite PIPANGI

Confini Aperti: Festa a Bottazzo e Beka!


Si è svolta una suggestiva manifestazione a fine marzo sul ponte di Bottazzo in occasione della ricorrenza dei Confini Aperti che dal 1981 (il prossimo anno ricorrerà il 30° anniversario) porta gli amanti della val Rosandra e gli amici dei popoli senza divisioni tramite il Sentiero dell’Amicizia al borgo sloveno di Beka. L’Associazione ‘Le Vie del Carso’ erano ovviamente presente con il direttivo al completo. La cerimonia presso la casermetta dei ‘graniciari’ ha visto la partecipazione delle più alte cariche istituzionali locali italiane e sloveno.
Nelle foto i sindaci dei comuni della zona confinaria della provincia di Trieste assieme a quelli sloveni. Appuntamento alla grande festa del prossimo anno!

Ciao Virgilio...


Ieri, 17 maggio 2010, ci ha lasciati Virgilio Zecchini, una persona molto vicina alla nostra associazione. Amico da sempre abbiamo avuto modo di condividere innumerevoli esperienze di vita, dal lavoro all’alpinismo, dalla corsa alla lotta per difendere la natura. Sarà nostra cura raccogliere il testimone e proseguire sulla strada da lui intrapresa. Profondamente addolorati ci stringiamo idealmente alla famiglia e ai numerosi amici che lo piangono e che avranno sempre caro il suo ricordo.

"...ogni cosa che pensiamo di aver ideato è già stata pensata da qualcun altro..." Virgilio Zecchini (famoso alpinista triestino del xx secolo)

100 volte del TIROLER

Walter Fortarel ha collezionato la sua centesima ascesa al monte Carso!

CAI - sez.Muggia 1985 – 2010: 25 ANNI CON LA MONTAGNA

E’ stata inaugurata a Muggia presso la sala d’arte ‘G.NEGRISIN’ in piazza Marconi la mostra ‘CRONACA DI MONTAGNA DEL NOSTRO 900’, tramite l’esposizione delle storiche copertine illustrate della Domenica Del Corriere. La mostra proseguirà fino al 15 maggio. Sono previste ulteriori manifestazioni a corollario del venticinquennale della costituzione della sezione di Muggia del Cai dell'attuale Presidente Maurizio Bertocchi e di quello 'storico' Luciano Comelli.

2010: anno del Monte Carso - Classifica dal 20/12/2009 al 20/04/2010

116 salite KARSTSTURM (STOJAN GLAVINA)
91 salite EL TIROLER (W. FORTAREL)
79 salite FABIO FABRIS ALCE
72 salite NADIA MILIEVICH (NANA MOTOCARRO)
65 salite GLAVINA PAOLO (PAULIN)
60 salite BANDI MATIJA 51 salite SIL 43 salite PACORINI ENRICO 41 salite POZZER ANDREA 32 salite PASSADOR STEFANO 28 salite VESNA PAROVEL 28 salite GELETTI ANDREW 26 salite SISTO DANILO 26 salite GRAZIA BRACCHETTI 26 salite STOSSI IGOR 26 salite SANCIN RENATO 25 salite BOSCO CHIARA 24 salite CHIARA DE CRISTINI 24 salite COMELLI LUCIANO 23 salite CORTELLINO DAVIDE “KORTEL” 19 salite LELE 18 salite FURLAN ROBERTO 18 salite MIRJAN from “BEKA CITY” 18 salite WALTER “el gomer” 15 salite BOCCIAI MARCO 15 salite RUSEVEC 13 salite S. KLUN 13 salite SARDELLA CLAUDIO “MUKUKU” 13 salite SABRINA MORONI 13 salite MEDIN MICHELE 11 salite VILJAM 11 salite JURE 11 salite LUPIERI LUCA 10 salite MOSETTI SANDRIN 10 salite FABIO SENARDI 8 salite S. ARTICO 7 salite R. GIACOMINI 6 salite F. COMELLI 5 salite MICROPULCE NINA 5 salite RALZA VALENTINA 5 salite FRANZ ZOMP 5 salite DUSTY 5 salite GEKO SANTONI 5 salite BUFALO

La mostra a Servola al circolo 'Ivan Grbec'

Il 26 marzo è stata inaugurata presso il Circolo Culturale ‘Ivan Grbec’ in via di Servola 124 la mostra ‘C’era una volta… il confine!’. In una sala gremita la Presidente del Circolo Luisa Umari e la Presidente de 'Le Vie del Carso', Nadia Milievich, hanno illustrato l’importanza della salvaguardia della memoria storica del territorio ed il rilevante patrimonio di documenti storici esposti. Per una settimana la mostra e stata visitata da molti curiosi ed appassionati.

30 marzo…100° giorno di salite al monte Carso

Con un giorno di anticipo, ieri pomeriggio, Stojan Glavina ha collezionato la sua centesima ascesa al monte di casa, con una regolarità asburgica e la potenza di una tempesta carsica….da qui il soprannome KARSTURM!...bravo Stojan avanti così!!