100 x a Bottazzo

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Foto by Roberto Furlan

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Baciati... dal sole

Che mattinata memorabile!!! Le previsioni meteo già da giorni promettevano proprio per questa mattina di 27 maggio, pioggia, fulmini e saette ovvero la coda di una violenta perturbazione che ha sconvolto tutta l'Italia settentrionale. Un giro di telefonate serali, si è pronti a rinunciare, ma vive un forte filo di speranza, quasi un sesto senso... Nessuno avrebbe scommesso nemmeno un pisello marcio che un giro in Mtb sarebbe stato possibile, con i ragazzini delle medie poi! E invece questa mattina, dopo un tempaccio notturno, un'incredibile Bora, la nostra misteriosa amica, ha avuto pietà di noi e con le sue poderose raffiche ha pensato di bloccare il violaceo fronte nuvoloso sulla bassa friulana e goriziano...Ore 8.30, laghetto di Basovizza, incredibilmente sono 12 i caschetti colorati pronti a partire... L'aria è davvero frizzante, ci sono parecchi gradi di meno rispetto ieri ma non potevano mancare, questa era l'uscita finale, la più bella, quella più aspettata perchè attraverso il nostro Carso. Mi dispiace un po' per gli assenti, tutti più che giustificati, ma non c'è tempo per le malinconie, bisogna muoversi perchè si rischia di raffreddarsi troppo. Sullo stradone per Sezana i mitici e inseparabili Piv e Kalash arrivano giusto in tempo per completare il team. Si parte per davvero. All'imbocco del sentiero n. 3, in direzione Gropada, qualcuno affronta per la prima volta il fango su uno sterrato carsico... si scivola un po' sul calcare bagnato, ma Alce in testa tiene il passo in modo da ricompattare presto il gruppo anche grazie al lavoro di Kalash e Piv, il servizio skilift della giornata; la prof chiude la colonna che oggi ospita due genitori, Marina e papà Marcon, presenze discrete, quasi invisibili, ma pronte all'esigenza. I ragazzi però sono diligentissimi, si impegnano all'impossibile, tanto da lasciar allibita la fila genitoriale. In cima al Monte dei Pini Silvia sbianca, in realtà la sto osservando da un po', e adesso capisco cosa c'era che non mi quadrava. E infatti, alcuni secondi dopo, il caffèlatte del mattino ritorna alla luce... ma nonostante il conato, con molta dignità, continua fino allo stagno di Gropada dove decidiamo assieme che è meglio farsi prelevare dal papà. Il sole ci riscalda giusto, giusto in questa verde e allegra pausa merenda, qualcuno parla già di pomeriggio al mare... Si riparte verso Trebiciano dove Silvia ci lascia e si prosegue verso sella Marchesetti... un piccolo passo di montagna per questi giovani che però viene superato con determinazione e convinzione. La discesa per il sentiero Darin è affrontata da manuale, tutti sono stati impegnati a mettere ben in pratica i consigli profusi dagli accompagnatori...In vista al golfo e al vallone di s. Giovanni capiamo però che il sole non starà con noi ancora per molto: in mezzo al Mare e verso l'Istra il fronte acquoso è ben visibile e molto minaccioso...via, quindi accelerare verso Basovizza. Il ritmo è incalzante, il tempo Vulkan ci sta per mordere i garretti... gli incitamenti sono le parole più diffuse: "Coraggio, avanti, non fermarsi, forza..." I ragazzi sono davvero in gamba, i Vulkan sono stupiti, gli insegnamenti della seconda uscita sono stati messi prontamente in pratica. Che soddisfazione, è un piacere vedere come l'impegno di tutti risulti il garante per un'eccellente riuscita dell'escursione. Sullo stradone dell'area di ricerca ci colpiscono le prime gocce ma sono rade... A Basovizza ci ricoveriamo sotto la tettoia della fermata del bus: i genitori sono in arrivo. Piv e Kalash ci salutano. Un'ultima foto e anche questa avventura è archiviata! Un'iniziativa da ripetere assolutamente, magari allargando i "confini", magari con altre modalità ... Neanche un'ora dopo la pioggia scende che è una meraviglia!!! (la pres.)

Scuola e MTB: seconda uscita



Sabato 16 aprile, la seconda uscita di MTB con i miei alunni salta per motivi di salute della prof. Sabato 14 maggio, si ritenta in extremis sfidando gli impegni dei ragazzi e i molti assenti per malattia. Per fortuna è una bella giornata. Ritrovo posticipato di mezz'ora per dare un po' di fiato agli accompagnatori reduci da un compleanno "esplosivo"... alle ore 9.30, sempre davanti scuola... Altura, ciclabile, sole, sei Vulkan (Alce, Riki, Fabio, Max e Kalash) capitanati dalla prof pronti a vigilare in modo istruttivo su 14 ragazzini che han fatto miracoli per essere presenti. La nostra piccola Mara è più agguerrita che mai, la sua pesantissima bici iperammortizzata la fa sudare, ogni tanto timidamente protesta per le sue gambette doloranti ma non molla, non arretra di un millimetro...vederla sotto l'ala protettrice del poderoso Max riempie di tenerezza..."Maxmara", suggerisce la nostra first lady, una garanzia... Oggi a rendere più frizzante l'atmosfera ci pensa Andrea che con una bici grande, tenta frequentemente un karakiri, indifferente con chi o con che cosa, muro, persona, elemento naturale che sia, gira il manubrio di 360° e chi si è visto si è visto a tutto discapito del buon Alce che gli fa da tutore... il nostro gruppo oggi ha anche un ospite, un ragazzo di III che non ha potuto non venire con un suo amico di seconda...Strada facendo si controllano selle, si aggiustano ruote bloccate, si sistemano caschi sbilenchi, si insegna a usare marce e volantine...Riki lentamente entra nel gioco, catturato da questi volti un po' accaldati e interrogativi nel cercare di decifrare i suoi messaggi tecnici. La salita dal casello Modugno verso l'uscita della bianca è un'ottima palestra per imparare ad usare la volantina più piccola in salita e in discesa a capire a quale mano tocca il freno posteriore. La fontana di Draga è invece il giusto deterrente alla calura e una buona spinta per affrontare la parte più significativa di questa uscita: imparare a guidare su di uno sterratino carsico sia in salita che in discesa...E' incredibile l'entusiasmo e la tenacia di questi mezzi cuccioli nel voler superare la prova, l'impegno che ci mettono ripaga lo sforzo di Max che ha il compito di vigilare sulla loro tenuta nell'imbocco in salita... improvvisamente sbuca un "dawnhiller" che si ferma divertito e affascinato ad osservare tanta determinazione. Il rientro è veloce, guidato, controllato, ordinato... solo una spalmata al suolo dopo la galleria di s. Giuseppe, e non è strano rivedere ancora una volta Andrea che prima di volare a pelle di leone attenta la vita della sua prof. Ma dai, anche lui è stato davvero bravo, come tutti del resto, plotoncino colorato e variegato, ma soprattutto integro che ritorna a scuola un po' provato ma con tanta voglia di ritornare in pista... (la pres.)