100 x a Bottazzo

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Foto by Roberto Furlan

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E' Natale... auguri!!!




“E’ Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.”
Charles Bukowski
Ho trovato su fb questo post, mi è piaciuto subito e ve lo ripasso. Ecco, mi piacerebbe che le persone fossero davvero accese ma nel senso giusto, illuminante della vita, per portare luce nel cuore degli altri... soffiamo via le tenebre... che la luce del Kokos vi porti gioia e felicità, vita e respiri profondi, liberatori... auguri a tutti, un sereno Natale. (La pres.)

111 - KoCo - LE CLASSIFICHE

SALITE AL 21 DICEMBRE ORE 23.00
(si entra in classifica con minimo 15 salite)
  1. CancianiVolare 62 salite
  2. Poldo 61
  3. Alce - Machnic - Maraldo 50
  4. NadiaPres 43
  5. Fiorello 39
  6. Jure 38
  7. Svetina M. - Pipan E. 35
  8. Licia 32
  9. Crisiani 30
  10. Bolcic 23
  11. Boc 22
  12. Artico 21
  13. Lara Cicu - Jack Giacomini - Stella 20
  14. Wally - Geko 19
  15. ZompyFranz - Zarotti 18
  16. Furlan R - Kralj - Igor Stossi 17
  17. Galotti A. - Vesna Parovel 16
  18. Pintarelli - Rujevec - Travan 15

Domenica 18 dicembre B3 2012: Grozzana (Grocana) - Cocusso (Kokos)

Anche quest’anno l’Associazione ‘Le Vie del Carso’ ricorda il 4° anniversario della caduta dei confini (21 dicembre 2007) con un appuntamento spontaneo, domenica 18 dicembre alle ore 10.30 presso la piazzetta di Grozzana (Grocana), per una camminata libera transfrontaliera sul monte Cocusso- Kokos.

Ricordatevi di portare la Tessera B3, per l’annuale timbro ricordo; per chi non l’avesse, sarà cura dell’Associazione consegnarne una gratuitamente.

A domenica…

Lo strudel di Tina






....sabato sera, una tranquilla serata autunnale. Non fa freddo. La non voglia di cucinare porta fuori porta, e dai, visto la buona predisposizione di Nina, si lascia Grozzana con meta il rifugio del Kokos, dove sappiamo ci sarà sicuramente qualcuno. Nel buio della cima spiccano due calde luci, il sorriso delle gestrici felici di riempire il vuoto del rifugio con la nostra presenza... Si cena quello che c'è, ma mentre noi ci rifocilliamo Tina è al lavoro per preparare il mangiare per domani, giorno di grande affluenza. Mi soffermo sulla porta della cucina a godermi lo spettacolo: la preparazione dello strudel. Con un'abilità che tocca l'incredibile, Tina mette in riga, uno dopo l'altro, metri e metri di strudel che poi taglia e prepara già nelle teglie per infornare il giorno dopo... appagati da una atmosfera familiare e rilassante torniamo verso casa con davanti a noi la cintura di Orione che sta salendo dall'orizzonte levantino...

Una corsa per Alberta


Purtroppo succede, anche se non è affatto giusto, anche se una madre non dovrebbe mai sotterrare un proprio figlio, ma invece è andata così... questa mattina la brina sui campi era un freddo luccichio continuo sotto ai primi raggi del sole. Questa salita l'ho voluta dedicare ad Alberta, una cara collega che ieri ha perso drammaticamente suo figlio ...Il senso di stordimento, l'angoscia pesante e silenziosa che da ieri dimorava nel mio io di madre, s'è dipanato passo dopo passo, un passo di corsa che incredibilmente, questa mattina, per la prima volta, ha tenuto fino in rifugio dove mi sono sentita di nuovo in pace, libera da quella sensazione di oppressione che non riuscivo a cavarmi via. Alberta, questo io spero per te, che tu prima o poi, riuscirai a non soffrire più, ma so che sarà impossibile... per questo ti ho dedicato la mia odierna salita al Kokos, per portare un po' di ossigeno al tuo cuore spezzato. (La pres.)

Un mattino particolare




Alzarsi per portare Nina a scuola ma iniziare a lavorare tardi: ci sono delle ore da utilizzare e allora via... il sole mi strizza l'occhio e io non mi tiro indietro. Sono già pronta, scarpe da corsa ai piedi... il piazzale della horse farm è deserto, da qui se soffia la bora, sono in riparo. Inizio la salita con buon ritmo e mi ritrovo presto al bivio per il cumulo... una volta in cima tento di imitare la bravura dell'amico Roberto con la sua macchina fotografica... alla cieca scatto delle foto non vedendo nè l'inquadratura nè il risultato perchè sono controluce... se il risultato è positivo sarà pura fortuna. Incontro una coppia con il cane, sono le otto e 20, se ne vanno di corsa... ci parleremo più tardi via fb senza conoscerci: gli strani effetti di questa avventura... chissà forse la prossima volta, riconoscendoci, riusciremo anche a presentarci di persona... firmo allo spazio 252 e vedo che c'è qualche problema con le penne presenti nella scatola del libro, dovremo provvedere, dobbiamo collaborare tutti perchè questa non è la storia de Le vie del Carso, è la storia di tutti. E la storia è appena agli inizi...(La pres.)

The day after




The day after...un via vai continuo... che numero era l'ultimo? Aggiornate amici il numero delle registrazioni del libro nel nostro gruppo, così monitoriamo la situazione... ce la faremo fino alla fine? Proviamo... intanto solo nel primo giorno 82 registrazioni!!! se si esclude il giro mattutino dei firmaioli, sono gravitate ben 75 persone attorno alla nostra iniziativa: grazie a tutti quelli che hanno partecipato alla festa di avvio e alla pazienza che tutti avranno nel riportare i dati richiesti dal libro, un modo veloce per aiutare amici che per monitorizzano l'andamento meteo di varie zone del Carso... Allora, verso le due abbiamo messo appena a nanna il nostro rifugio a 4 ruote (che ha battuto il primo record contenendo ben 21 persone tutte "comode"), ebbri di una serata magica, illuminati a giorno da uno splendido plenilunio, avvolti completamente dall'abbraccio amichevole della Bora e da una temperatura energizzante, confortati dal calore della gente e della stufa, corroborati da mille tipi di bevande su una base mangereccia niente male...nei fumi sonnolenti della ripresa si gusta l'idea di un prossimo appuntamento...oggi passa 160 firme... emozione pura (La pres.)

PARTENZAAA!!!!

Ci siamo gente! Ultime istruzioni per l'uso: sul libro troverete le seguenti voci: n. (corrisponde al normale numero progressivo di iscrizione sul libro!); data, nome e cognome, club di appartenenza, località di partenza (es. confine di Lipizza, via diretta), n. progressivo personale di salita (!!! corrisponde al numero delle salite da voi effettuate), meteo (scrivere per favore il tempo atmosferico), gradi, ora di arrivo (al momento della firma!). Assieme al libro troverete anche un libricino I PENSIERI DEL KOKOŠ/COCUSSO per poter scrivere i vostri pensieri, stati d'animo, poesie, scatenati dal momento. Il più significativo sarà menzionato in occasione della festa finale!!! Tutto chiaro? Credo che abbiamo detto tutto... non ci resta che partire con questa nuovo gioco-avventura!!! Buona sfida a tutti!!!

- 1: prove generali...posizionamento termometro




L'ora x sta per scoccare, alcune importanti precisazioni: domani sera si effettuerà la prima salita in compagnia ma ognuno deve essere capace di provvedere a se stesso e di assumersi le proprie responsabilità, senza arrecare danno a nessuno. Chiarito questo, per amalgamare le esigenze di tutti, si formeranno due gruppi, gli escursionisti con riferimento Alce, si muoveranno puntuali alle 18, i podisti qualche minuto più tardi assieme a Geko per poter fare così un bel gruppo di firmaioli in cima. Gli eventuali mtbaikers... saranno indipendenti fermo restando che nessuno fermerà chi in questo campo è esperto e vuole farsi una solitaria. A domani! (la pres.)

- 2... luna comanci, zipke in tasca...


Nella rivolta delle linee telefoniche ci va di mezzo... la connessione internet... ma il conto alla rovescia non si arresta... -2: la luna è quasi nel suo massimo e lo splendore di questa sera promette bene. Le zipke sono pronte, batterie nuove, luce garantite... l'entusiasmo scatenato farà tutto il resto... (la pres.)

- 4: chi cerca... troverà

Abbiamo posizionato il contenitore per il NOSTRO libro (Vedi foto) ... e visto l'entusiasmo con cui è stata accolta l'iniziativa, è bene ribadire alcune cose: venerdì sera è obbligatorio avere con sè la luce frontale; la salita è finalizzata alla firma del libro presso il rifugio, che di venerdì è sempre chiuso (apre solo il sabato e la domenica); questa non è una gara ufficiale ma un'amichevole sfida lunga 111 giorni. Cari amici leggete bene le informazioni che vi stiamo via via passando, speriamo di essere i più chiari possibile ma se ci sono dubbi scrivete sul nostro sito Leviedelcarso@gmail.com. (la pres.)


Mi piace......

Come sempre ve inventè robe bele.....saremo dei vostri, cane compreso. se vedemo tutti a Pese.Bacio a presto. NT

orpo, proprio stamatina iero su ... bravi muli bela iniziativa! ... il prossimo anno però propongo qualcossa dalle mie parti (roian) ... monte gurka? :-) ... cussì forsi vinzo :-) RV

Bell' iniziativa... proveremo a far parte della graduatoria... hihihi... tempo permettendo :) EG

che bell'iniziativa, bravi!!!!! EB

Come sempre bellissima iniziativa!
Orgogliosa di potervi aderire, grazie
Ci vediamo per San Martino LC

Gran Bella notizia! RF

Irrinunciabile questo ritrovo all'11/11/2011!
Fritole con l'anima e vin novo a Prosecco: arrivo giovedi 10! Anonimo

- 5: è iniziato il conto alla rovescia....!!!!


- 5, ci siamo!!! E' partito il countdawn: signori e signore, iniziate a scaldare i motori. Si ricorda che la sfida è aperta ai ciclo-podistico-escursionisti, quindi forza, un inverno da passare insieme, con la calda ospitalità di Tina, la gestrice del rifugio che si è resa subito disponibile all'iniziativa. Chi sale in bici è pregato di segnalarlo sull'apposito libro di vetta posto nella scatola di metallo collocata vicino alla legnaia. (la pres.)

I 111 giorni del Kokoš (Cocusso)


11.11.11 San Martin

Inizio dei 111 giorni del Kokoš (Cocusso)

Si rinnova il legame tra »Le Vie del Carso« e le cime del nostro Carso
Dopo l’iniziativa del 2010 ‘Anno del Monte Carso’, arrivano le salite per 111 giorni sul Monte Cocusso - Kokoš. Dalla luna piena di novembre al giorno che non c'
è:
11 novembre 2011 – 29 febbraio 2012, con una grande festa il primo giorno di primavera (leggete il regolamento!).
Appuntamento a San Martin per la prima salita insieme dalla Chiesetta di Pese alle ore 18.

11. 11. 11 na Martinovo

začetek 111 dni po poteh Kokoši

Obnovljena povezava med društvom 'Le vie del Carso' in vrhovi Krasa.

Po uspešnem uvodnem letu 2010, ko je bilo razglašeno 'Leto Vrha Griže', letos nadaljujemo z vzponi v roku 111 dni na vrh Kokoši.

Od novembrske polne lune do dneva, ki ga ni oziroma od 11. novembra 2011 do 29. februarja 2012 z velikim praznikom na prvi pomladni dan (preberite pravilnik!).

Dobimo se na Martinovo ob 18 uri na izhodišču pri cerkvici v Pesku za prvi skupni vzpon.

I 111 giorni del Kokoš (Cocusso)

Regolamento

Possono partecipare tutti i frequentatori abituali di questa cima, o chi si impegna a portare a termine nell'arco di questo periodo almeno 15 salite, condizione essenziale per entrare in classifica
All'arrivo in cima bisogna compilare il libro di vetta (posto vicino alla legnaia del rifugio) in tutti suoi campi. Alla voce numero progressivo di salita si deve scrivere 1 alla prima, 2 alla seconda e così via...
Con una certa regolarità verranno compilate le classifiche che saranno esposte in rifugio e presso il libro, saranno inoltre pubblicate sul blog delle vie del Carso (www.leviedelcarso.blogspot.com)
All'interno del contenitore troverete anche un libro dei pensieri, dove potete lasciare le vostre impressioni o qualche testo.
Durante le salite fotografate, sarà nostra cura organizzare un concorso fotografico e i migliori scatti, oltre che essere pubblicati sul nostro blog, saranno esposti presso gallerie e circoli.
Questo percorso ci porterà insieme verso la primavera....alla fine verrà organizzata presso il rifugio la festa finale con le premiazioni.
Per info scrivi all'indirizzo linee.vertikali@gmail.com. Aderisci al gruppo Facebook “I 111 giorni del Kokoš” per essere sempre aggiornato su questa incredibile sfida.

111 dni Kokoši

Pravilnik

Pri pobudi lahko sodelujejo vsi redni obiskovalci vrha Kokoši, oziroma kdor se obveže, da se bo v tem obdobju vsaj petnajstkrat povzpel na ta vrh, kar mu bo omogočilo vključitev v lestvico.

Ob vzponu moramo vsakič izpolniti v vseh delih tabelo v vpisni knjigi, ki se nahaja ob skladišču drvi (drvarnici) pri koči.

Pri točki »zaporedna številka vzpona« napišemo prvič številko 1, drugič 2, itd. Sproti bomo ažurirali lestvice in jih izobešali v koči in v bližini vpisne knjige, poleg tega bodo objavljene na blogu društva Le vie del Carso (www.leviedelcarso.blogspot.com).

V kovinski škatli bo tudi knjiga misli, kamor boste lahko zabeležili svoje vtise. Med vzponi uporabljajte fotografski aparat, saj bodo najlepše slike objavljene na našem blogu in razstavljene po društvenih prostorih.

Ta pot nas bo pripeljala do pomladi... ob zaključku pa bomo v koči vsi skupaj praznovali in nagradili...

Informacije na naslovu linee.vertikali@gmail.com.

Pridruži se nam na Facebook strani »I 111 giorni del Kokoš (Cocusso)« in boš vedno na tekočem glede tega neverjetnega izziva.

Una domenica dai sapori antichi




Una domenica come le altre eppure unica… una domenica di sole, di luce ridotta per il cambio d’ora, di caldo, di colori autunnali… una domenica da rimpatriata… Čičerija, i ricordi di infanzia negli occhi di un uomo di ottant’anni… chissà quali ricordi, pensieri, nostalgie, tristezze, gioie in una stagione che sembra portare a braccetto il suo andare stanco. Dentro, fuori: un contrasto enorme, un sentire ciccio che si plasma nella natura del luogo, che si distingue per la sua particolarità. La velika Vrata è là, la mala Pleševica più alta della vicina sorella Velika Pleševica…un vecchio tratturo che nelle disavventure storiche ha perso la forza della traccia, la vivacità del colore dei suoi bolli dispersi chissà dove… una piccola cima di confine, una linea alquanto approssimata, molto difficile da rilevare: la Slovenia è a due passi, ma dove? Il mali Grižan, 851 m, quasi senza traccia, si affaccia alla Croazia che gli offre uno dei più bei panorami sulla Cicerija, terra magica, pronta ogni volta a stupirti, anche in una domenica dai sapori antichi. (La pres.)

11 dell'11 dell'11: inizia una nuova sfida!!!


Bene… siete curiosi? Volete altre informazioni? Eccole: venerdì 11 novembre 2011 ovvero l’11/11 del 2011 è un giorno unico, la penultima possibilità per poter avere lo stesso numero in giorno, mese, anno per questo millennio... ci pensate? E’ il giorno dopo la luna piena, è S. Martino. Invece dei soliti momenti d’incontro a Prosecco, le Vie del Carso si muovono verso una nuova sfida e invitano tutti a farlo in gruppo, una sgambettata in compagnia per aprire ufficialmente i nuovi 111 giorni di salite su di una nuova cima con conclusione al primo giorno di primavera. Un inverno da passare con noi, di allenamento di corsa o in bici o semplicemente camminando. Oggi i penultimi dettagli sono andati a segno, manca solo la pubblicazione del regolamento e in quel caso avrete le coordinate finali. Allora, continuate a seguirci e preparate le zipke… meno 14 all’alba, pronti a partire per una sfida internazionale!!! (La pres.)

Qualcosa bolle in pentola....


Sì, sì, da tempo si stava pensando a qualche nuova, accattivante impresa... e quasi ci siamo... rimanete in linea... tra pochi giorni i primi dettagli... penso ne varrà la pena!!!

Passaggio di testimone






“Papà, facciamo una gita in bici assieme per andare fino in campeggio?” Un cucciolo è diventato grande… un rituale che si ripete certamente in ogni famiglia che vede crescere i propri figli. E non c’è nulla da fare, ed è una fortuna che sia così. Non resta che iniziare a passare il testimone un po’ con una sottile amarezza un po’ con l’orgoglio di un genitore che si rivede nel figlio che sta sbocciando…Parenzana, percorso ben conosciuto ma per la prima volta pedalato in compagnia di un giovanottone che ora è lui ad aspettare ai bivi, a sostenere sulle salite, a voler fare più strada per godersi il paesaggio… Trieste – Lanterna, 85 km iniziatici…

Centro didattico naturalistico: NO ALLA CHIUSURA!!!!!

E' con grande spirito di solidarietà che pubblichiamo questo comunicato stampa pervenutoci relativo alla ventila chiusura del Centro Didattico Naturalistico del Corpo Forestale del FVG con sito a Basovizza (Ts) diretto da un nostro caro, vecchio amico e sostenitore della nostra associazione, Diego Masiello. E' un accorato appello che anche noi desideriamo sostenere perchè proprio in queste ore, sull'onda della politica di restrizioni e riforme "tagliacultura", si sta discutendo del destino di questa struttura, centro non solo di visione ma anche di incontri, sede di mostre, aula diretta di scuola dell'ambiente, dove la scienza forestale si incrocia con la cultura e la storia del territorio carsico, dove l'aspetto umano diventa un tutt'uno con quello ambientale. La passione dei suoi collaboratori e il loro desiderio che tutte queste conoscenze non siano solo sterile teoria, ma pratica effettiva per tutti e in particolar modo per le future generazioni, hanno portato il Centro negli anni a divenire luogo di ritrovo per l'intera popolazione, luogo dove poter scoprire ed apprezzare aspetti nascosti e sconosciuti del nostro territorio. Rendere non operativa questa realtà con una chiusura dichiarata sarebbe, oltre a tutti i disagi per chi in questa iniziativa ci ha sempre creduto e ci lavora da anni, un grave danno sociale, perchè il silenzioso ma costante lavoro di ricerca e di monitoraggio svolto costituirebbe una perdita significativa per chi crede nella tutela e salvaguardia dell'ambiente e li considera piloni portanti della nostra stessa vita.

Una passeggiata sulle ere geologiche, la sorpresa delle tracce e dei versi degli animali invisibili ai più, la scoperta del rapporto tra la natura, i fatti storici e l'arte, la parafrasi del significato del bosco, la vita e la natura raccontata a vecchi e bambini.

Tutto questo e molto altro è il Centro didattico naturalistico di Basovizza del Corpo forestale regionale, un gioiello nato dalla caparbia volontà di uno sparuto gruppo di forestali innamorati del proprio lavoro e divenuto, con grande investimento di finanziamenti pubblici, uno dei migliori centri di divulgazione naturalistica della regione.

Non ci sono audioguide, ma agenti in divisa e scarponi che sanno trasferire al pubblico l'amore per la natura e per la sua conoscenza, appreso dopo lunghi anni di servizio sul territorio.

Non libri, quindi, ma conoscenza pratica. Toccare, sentire, leggere e guardare. Addirittura odorare. Un itinerario didattico avvincente e di livello assoluto.

Sono pochi ormai a non averlo visitato: vanta decine di migliaia di visite, conferenze, lezioni e iniziative di divulgazione.

Tutto questo, per l'assessore Violino, è evidentemente un dipiù. Ha infatti deciso di disfarsene, di sacrificare il Centro per dare spazio ad altre strutture organizzative del Corpo forestale necessarie, a suo dire, a gestire il personale, a trattare in modo specialistico le materie tipiche dei forestali: la caccia, la tutela ambientale e quella agroalimentare.

La paventata chiusura del Centro didattico naturalistico (ristrutturato nel 2008 con circa 3 milioni di euro di fondi europei e con un vincolo di mandato di 5 anni) o il suo declassamento, insieme alla chiusura di numerose Stazioni forestali della Regione (Claut, Comeglians, Resia, Meduno, San Dorligo della Valle) e del Nucleo operativo per l'attività di vigilanza ambientale dimostrerebbe l'insensibilità della Regione in materia di tutela della natura. Si perderebbero l'offerta di educazione ambientale condotta con competenza e dedizione e la felice occasione di valorizzare le insostituibili specializzazioni del personale, già formate e consolidate sul campo. Inoltre si andrebbe a ridurre pericolosamente la vigilanza sui beni ambientali lasciando carta bianca a chi si arricchisce depauperando i beni naturali e alimenterebbe una controcultura di non conoscenza e non rispetto dell'ambiente.

Le scriventi Associazioni ritengono invece che la presenza della Forestale in tutte le zone della nostra Regione sia uno strumento insostituibile per la gestione e il controllo del patrimonio boschivo e naturale già oggetto di un calo di attenzione negli ultimi anni.

Le Associazioni ambientaliste, chiedono quindi, il mantenimento dell'apertura del Centro didattico naturalistico e di tutte le Stazioni forestali esistenti, l'utilizzo delle graduatorie degli idonei all'ultimo concorso per assumere giovani aspiranti Guardie forestali, la creazione del Corpo unico di vigilanza ambientale regionale utilizzando anche i Guardiacaccia attualmente in forza alle Provincie, ormai in via di abolizione e la ricostituzione degli Ispettorati Ripartimentale foreste, la cui soppressione ha determinato il crollo di operatività del Corpo forestale regionale degli ultimi tempi.

Trieste, 13 ottobre 2011.

WWF, Legambiente, LIPU, Italia Nostra, LAC, LAV del FVG.

Gli amici ci scrivono


Con un po' di pazienza si fa tutto. Un caro amico ci ha spedito ancora questa estate un resoconto di gita che purtroppo è rimasto in attesa per un po'... Scusaci Rusevec, hai aspettato ma vedi che appena possibile ci sei anche tu! Per quanto riguarda il blog, siamo ritornati in una forma quasi normale, quindi aspettatevi fra non molto qualche bella novità... intanto spediteci i vostri resoconti, la rubrica è sempre disponibile! (La pres.)
Ps: una dimenticanza di non poco valore: sempre questa estate sono convolati a nozze due coppie di nostri amici, Daniela e Lino e Giulia e Alberto! A loro va tutto il nostro più affettuoso affetto e augurio di magnifiche avventure sulle vie della loro vita in comune...

Dopo 20 anni confine aperto fra Slovenia e Croazia






Parlare di confini può sembrare un po’ una nostra fissa ma questa volta l’avvenimento è stato davvero importante… mi ricordo di quando ero piccola e i miei genitori parlavano con uno zio paterno dei dintorni di Vodice, paesino della Croazia istriana dove sono nati i miei nonni, una meravigliosa e selvaggia terra che porta il nome di Cicerija-Cicarija, divisa da 20, tristi anni in due parti, slovena e croata, da un odioso confine di stato. Un confine che ha sbarrato la strada dapprima a tutte le entrate naturali di un’ area, dove l’uomo a volte si sente ancora una minuscola pagliuzza di fronte alla potenza della natura, dove il rischio di perdersi nei boschi è una probabilità non poi così impossibile. Poi han capito che almeno un’entrata dalla Slovenia doveva esserci, che era assurdo dover andare quasi fino a Rjeka (Fiume) per trovare la prima strada possibile per arrivarvici. E così han riaperto l’accesso attraverso la slovena Podgorje e la minuscola, croata Jelovice. Alcuni chilometri più avanti la nostra Vodice, dove il tempo finalmente sta lentamente riprendendo coscienza di sé. Un ricordo nitido della mia infanzia è la festa paesana per l’arrivo della corrente elettrica nelle case: primi anni Settanta del mitico Novecento… si è brindato e ballato, accompagnati dal canto della fisarmonica, fino a notte fonda, illuminati a giorno nella scuola del paese, mentre i lupi nei boschi circostanti lanciavano lontano i loro ululati… un paese distrutto dalle fiamme dei nazisti, macerie che ancora oggi feriscono l’animo… Ma tanta gioia stonava con il degrado in cui il paese era caduto, i pochi abitanti già allora sentivano il vuoto, l’abbandono impadronirsi di loro, acuito in modo violento nel 1991 quando la Jugoslavija crollò e a denti stretti si formarono le varie suddivisioni statali… Ma il vento della speranza non è morto, quella strada, tanto ricordata nei racconti dei miei parenti, protagonista delle avventure ciclistiche giovanili di Alce a cavallo delle prime MTB in assoluto, è tornata all’antico ruolo: da Golac, in Slovenija, attraversa la Velika vrata, si spinge veloce nel vallone alle spalle di Vodice, regalando panorami che purificano l’animo. Ecco il 10 settembre io eAlce eravamo lì, a rivivere la speranza che un altro confine possa ritornare ad essere un souvenir per i posteri, a brindare ancora una volta ma ora con una sensazione diversa da quei vecchi che hanno finalmente visto la luce nelle loro case, con la precisa percezione cioè che tra non molto anche quella sbarra e quel cartello di stop saranno solo un ricordo e che i ricordi potranno rifluire di nuovo senza confini.

Fuga dalla spiaggia







Una gita per fuggire dalla brandina, per gustare la polvere rossa della terra istriana, per sentire la fatica rimpossessarsi dei nostri muscoli… una gita veloce, dinamica, ariosa, nuova, un taglia e cuci che ha saputo dare un sapore aspro, dove conosciuto e sconosciuto si son fronteggiati per regalarci un angolo di libertà. Lanterna, Tar, rampa di lancio per i parapendio sullo specchio della Mirna… un’avventura che sa di storia e di viticoltura, di ricordi e di agricoltura. Un’oretta e mezza di lavoro e poi di nuovo in brandina a meditare nuove, future emozioni.

Benritrovati!!!


Olà gente! Finite le vacanze? Ricominciata la scuola? Ritornati ai vostri ritmi di ogni giorno? Ci siete mancati ma speriamo che vi siate divertiti, rilassati, pronti ora ad affrontare un autunno che con domani dovrebbe diventare tale, tagliando la coda a una tardiva estate che ci ha incredibilmente accompagnato fino ad ottobre. Chissà quante avventure avete portato a termine in questi lunghi mesi estivi, e allora forza, inviateci i vostri resoconti all'indirizzo Leviedelcarso@gmail.com, che poi saranno inseriti nel link apposito "Gli amici ci scrivono". Le vie del Carso ne han vissute di colorate e quindi pronti a ripartire con una serie di link tra i quali spiccheranno pure attraenti novità. (La Pres.)

Nesazio, ultima roccaforte istra



Istria bianca, grigia, rossa oppure blu e verde… noi optiamo per quest’ultima. Infatti sperduti tunnel verdi, vegetazione a volte furiosa, di sicuro invadente su sentieri partoriti da menti poco pratiche, forse nemmeno provati prima di essere pubblicati ci accompagnano in questo giro… ma dove siamo? Quasi sulla punta sud dell’Istria, nelle ultime terre degli Istri che si sono annullati, senza arrendersi, davanti all’incalzare delle flotte romane. Ora c’è l’aeroporto di Pola e poco più in là l’acropoli di Nesazio, il più vivo ricordo di questa stirpe, estrema roccaforte di re Epulo dove, davanti l’inevitabile, ha sacrificato il suo popolo prima e poi se stesso… L’ora che accompagna il nostro pedale non è sicuramente la migliore per un’estate focosa, ma il torrido di mezzodì di una giornata di luglio è mitigato da amici naturali venutoci in soccorso, nuvole sparse e un vento costante. Sincronizzate per bene le bussole personali troviamo tutti i bivi giusti ed ecco emergere un giro di una quarantina di chilometri, molto allenante e godurioso, conclusosi con uno scontato e rinfrescante tuffo nel Quarnaro.

Inaugurazione della pagina "Gli amici ci scrivono"

Finalmente ci siamo. Da tempo se ne stava lì, vuoto, ad aspettare proprio chi aveva richiesto che ci fosse. Parliamo della pagina intitolata "Gli amici ci scrivono". All'ultima edizione di Linee Vertikali la proposta di attivarla ci è stata caldeggiata infatti da Lara. E' lei che con la sua consueta dolcezza si è fatta portavoce di un desiderio comune. Ed è ancora lei che con il suo scritto inaugura questa nostra sezione dove tutti possono riportare le proprie emozioni, imprese, i propri desideri, stati d'animo, in prosa o anche in poesia. Insomma un angolo in cui ognuno può sentirsi scrittore di se stesso, comunicatore di avventure, gare, può dispensare consigli o esprimere delle opinioni. Unico vincolo, il vaglio della nostra redazione per la pubblicazione di eventuali "pezzi d'autore" non pertinenti. Se lo desiderate potete allegare una sola foto. Come fare? Basta inviare il proprio scritto con nome, cognome e, se possibili, i riferimenti generali per far capire agli altri lo scenario dei propri testi al nostro indirizzo mail Leviedelcarso@gmail.com. Forza, non siate timidi. Ad un risentirci "letterato". (La pres.)